Il tema centrale di Luci spente è la rottura. Rottura dell’equilibrio, della sanità mentale, di quell’argine che divide il conscio dall’inconscio, il razionale dall’irrazionale. Rottura della fiducia, un tema che si rincorre per tutto il testo, dove nessuno è quello che sembra e tutti possono essere dei traditori. Rottura, infine, della luce, intesa come meccanismo ma anche come metafora della ragione, una ragione che va e viene, a intermittenza, per poi annegare inesorabilmente in un buio senza fine.
LUCI SPENTE
La trasposizione cinematografica diretta da Edoardo Lomazzi ha vinto il Gold Remi Award Animated Film - Any Technique del WorldFest Houston nel 2016
SINOSSI:
Adattamento cinematografico dell’omonima opera teatrale scritta da Pier Vittorio Mannucci, “Luci Spente”, primo lungometraggio del regista e produttore Edoardo Lomazzi, è un thriller psicologico ricco di inquietudine e introspezione.
La vicenda si apre con la protagonista, Laura Locke, che si reca in una casa di cura per andare a trovare la sua migliore amica Mary, rimasta vittima di un incidente stradale che l’ha ridotta a uno stato di catatonia.
Ben presto però, quella che doveva essere una semplice visita amichevole si trasformerà in un’esperienza angosciante, dai sinistri risvolti psicologici.
Crediti
Con: Matteo Castagna, Gledis Cinque, Emilia Scarpati Fanetti, Saverio Trovato
Testo e regia: Pier Vittorio Mannucci e Monia Manuello
Costumi e scene: Monia Manuello
Produzione: PaT – Passi Teatrali